Le campane di Roma II by Jan Dast

autore:Jan Dast [Dast, Jan]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: arabo
editore: Pacini
pubblicato: 0101-01-01T00:00:00+00:00

Non fui solo traduttore di racconti e poesie in libri italiani, ma diventai anche traduttore di un tormento che mi tenne sveglio per lunghe notti e mi impedì di calmarmi per giorni e giorni. Tradussi quel mio tormento in pace e tranquillità e mi convertii al cristianesimo e fui battezzato dallo stesso arcivescovo maronita libanese Gabriel Hawa, prima che si recasse in Libano come visitatore apostolico della sede papale di Roma alla fine del 1712.

Quando Yūnus andò a letto, dopo quella lunga giornata di pioggia trascorsa a scrivere i meravigliosi capitoli della biografia di Ashīq il traduttore nel paese degli italiani, rimase per un’ora rigirandosi sui fianchi senza che il sonno cacciatore lo trascinasse nelle sue deliziose trappole. Allora sussurrò suppliche e preghiere che aveva imparato a memoria nei giorni in cui era stato impegnato a copiare a Baghdad, forse sarebbero serviti a scacciare l’insonnia, ma questo non lo aiutò. Ciò che scrisse per tutto il giorno sull’ansia e la confusione di Ashīq il traduttore, e poi sulla sua conversione al cristianesimo, ebbero un grande impatto sul suo sonno. Gli fu chiaro che neanche le nuvole riuscivano ad addormentarsi; le sentiva chiacchierare e bussare piano alla sua finestra. Tutto ciò gli ricordava i mormorii delle quattro domestiche in quella casa spaziosa quando andavano a letto. Si sforzava di pensare a cose felici, come gli consigliava sua madre prima di dormire nella sua infanzia, così pensò al mare che aveva visto qualche giorno prima, evocando il rumore delle onde, magari per addormentarsi al loro impatto, ma inutilmente. Quando non trovò tutto questo, gli venne in mente l’immagine degli stormi di storni che riempivano l’aria del villaggio e si appollaiavano qua e là sui campi; cominciò allora a contarli stormo dopo stormo finché la sonnolenza non lo attirò nella sua trappola e non lo colpì con la sua freccia. A quel punto si addormentò e con lui dormirono anche le nuvole, che smisero di chiacchierare e si addormentarono come fanciulli.

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